USCITA DI EMERGENZA
Bradisismo, precarietà, ricordi, paure, sospetti… sono alcuni degli “ingredienti” presenti nella commedia scritta da Manlio Santanelli.
Santanelli, autore contemporaneo e partenopeo, si perché solo un napoletano doc poteva così efficacemente raccontare uno squarcio di vita di due amici-nemici (Pacebbene e Cirillo) rinchiusi in una “catapecchia pericolante” qual è la loro casa, in una Napoli soffocata dal fenomeno del bradisismo, dove i colori caldi e veraci del mare, del sole, delle strade, del popolo, lasciano spazio all’intenso grigiore che regna tra le mura domestiche dei due protagonisti. Loro hanno scelto volutamente l’isolamento, la rottura, il distacco dal mondo esterno, mai uscire di casa se non per estrema necessità per poi rientrarci in fretta, come braccati da un cacciatore senza pietà nella propria tana disfatta, vuota, triste… ma per loro unico luogo dove sentirsi protetti.
RASSEGNA STAMPA
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NOTE DI REGIA
In questa precarietà materiale e morale, Pacebbene e Cirillo si raccontano,si confrontano,sfidandosi come in un incontro di pugilato, sferrando colpi bassi che lacerano l’animo e la dignità. Non mancano,nel corso della commedia, momenti di comicità,spesso amara,come ama definirla l’autore. Tra l’ ex sacrestano Pacebbene e l’ex suggeritore teatrale Cirillo non c’è un attimo di respiro,la loro vita, gli amori, la religione, le gioie, le donne, le sconfitte, le vittorie, il dramma quotidiano con cui sono costretti a vivere per scelta, sono immagini che scorrono veloci come in un caleidoscopio che proietta al pubblico due uomini segnati dagli eventi,con l’anima piena di crepe generate dal “bradisismo" della vita.